Inviato:  20 luglio 2005 (da Tusmi)
 
                
C'era un ragazzo che come.... 

....... Il verde e meraviglioso paese delle pagode e dei cappelli a cono, delle biciclette e del fior di loto, sorprende il viaggiatore per l'inaspettata diversita' e unicita' delle sue bellezze.
Sapa, a nord, tra le montagne e la sua gente vivacissima e colorata.
I mille e mille faraglioni che spuntano come ciclopiche spade di pietra dalle verdi acque del mar della Cina ad Halong Bay.
Le rosse rovine "Cham" di My Son e le antiche citta' d'arte di Hue' e Hoi An, veri gioielli sulla costa centrale.
Immense spiagge dorate e orlate di palme circondate da montagne, isole e mare blu cobalto a Nha Trang.
Piantagioni di te' e caffe', cascate e laghi sull'altopiano centrale a Dalat.
L'oasi del deserto con dune di sabbia gigantesche e rosse sul mare di giada di Mui Ne' a sud.
L'infinito labirinto di acqua, di verde, di riso e di sorriso del delta del Mekong.
Le affascinanti "old city" di Hanoi e Saigon.
Questo paese straordinario e', ancora oggi, il paese della triplice religione, dei viet cong e dei bilancieri a spalla.
Appare complicato e difficile da interpretare anche al viaggiatore incallito e gia' maturo negli anni.
Simbolo universle dell'immaginario collettivo di due generazioni quando percorreva con "zio Ho" lo stretto e imprevedibile sentiero della resistenza e della fantasia.
Albe luminose erano attese, quasi raggiunte, all'orizzonte degli eventi dei popoli finalmente liberi.
Forse fu tutto un sogno come sogno e' tutto.
Astute esche disseminate sul ciglio del pendio precipitoso che unisce e separa il tempo che incombe dal tempo che fu stanno attirando "LA TERRA DEI POPOLI DEL SUD" (Viet Nam) sulla larga, grigia e piatta strada globale figlia della noia opulenta.
I vinti di allora gia' gustano l'avida rivincita.

Saigon, 20 luglio 2005